John adesso non c’è più. John era la rockstar degli Hair Stylist. Col suo look da cantante di una band danzava in salone e nelle session ed era impossibile non innamorarsi del suo modo di lavorare.

John riposa in pace dopo aver sistemato l’irrequietudine dei Capelli delle Sue Clienti più esigenti.

John è un principe azzurro, se conosci qualche suo aneddoto.

John Sahag
John Sahag

Tra una visita al Salone di Nick e un giro per Manatthan, non potevo non incappare anche nel tempio di John.

 

 

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Moreno, il mio amico e agente di una nota azienda di capelli mi suggerisce questa visita. John era spesso in Italia per la Moda e per tenere seminari di alto valore.

Centralissimo nella Madison Avenue, in un luminoso spazio del primo piano entro in questo salone dopo aver superato severe domande di un custode di colore alto 2 metri, un po’ preoccupato dal mio cappotto lungo, dallo scarpone non proprio pulito e dalla barba forse un po’ più lunga del solito…. ricordi?? Non parlavo americano…

Salgo le scale a tre a tre, eccomi davanti al Tempio di John. La porta a vetri mi lasciava intravedere una reception sulla destra ed un divano in velluto rosso sulla sinistra..I Clienti di John

Una riccissima e carinissima receptionist mi riceve un po sorpresa, e mi farnetica qualcosa…. sfodero la frase che mi ero preparato sull’aereo: ” Good Morning, ai em Claudio, from Italy. Ai em Hairdresser and i want to know John”….in qualche modo mi fa capire che John non è li, ma che ci sarebbe stato l’indomani, intorno alle 11 del mattino…inoltre mi spiega che avrei potuto parlare in Italiano con qualcuno che si trovava li.

Tiro fatica a sera, dormo male, ma l’indomani dalla 94th, strada del mio Hotel mi rimetto in moto alla volta della Madison. Puntuale come un Orologio Svizzero, alle 11 mi presento. La riccia del giorno prima mi presenta Federico Lupo, uno dei fedelissimi stilisti di John. Stesso look, ma di origini Italiane, mi porta sul pianerottolo, ci sediamo e parliamo un po. Mi racconta di Torino, di Parigi e di come è arrivato da John.

Ma ecco finalmente mi dice che entreremo e mi presenterà questo mito, creatore di tantissime copertine.

 

Il Libro - Regalo di John
Il Libro – Regalo di John

Entriamo, John ci viene incontro. Federico mi introduce e spiega da dove vengo e cosa faccio. John mi stringe la mano. Mi dice che ha ricevuto la mia lettera (L’avevo mandata 3 settimane prima). E’ felice di incontrami e desidera che resto li un po in salone con loro.

Mi chiede di amici comuni, di cosa succede in Italia, terra che ama.

Intrecci di bamboo con gli specchi appesi, mensole di pietra che ricordano un’isola incontaminata di roccia e piante.

Musica Classica, soave, maestosa guida le mani di John e del suo team. Assistenti fermi sull’attenti e pronti ad ogni sguardo per riordinare il salone e i dettagli.

Shampoo con massaggio in comode vasche in pietra…

L’opposto di Bumble e del suo frastuono, ma molto , molto attraente. Mi fermo, un ora e più, forse 2. Mi sentivo strano, forse di troppo, forse fuori luogo, ma affascinato da questo tempio così bello ed originale. John è impegnato, molto. Rubo il suo DRY CUT osservando ogni passaggio. Ci tornerò mi prometto! L’anno dopo, e così feci.

Ancora qualche parola con Federico, e un amichevole saluto e via con nuove idee in testa. Prima di uscire un inaspettato regalo. Non ero nessuno. Ma un libro con una dedica speciale ritornò in Italia con Me.

Ritrovo Federico in Facebook qualche tempo fa. Lo taggherò nei miei racconti.

Breve ma intenso. Un bellissimo incontro che si è rivelato più tardi un suggerimento importante. Molte idee non arrivano subito, ma vanno coltivate come i semi in un campo.

Rividi John per l’ultima volta in un Cosmoprof a Bologna. Di sfuggita, non ne ricordo l’anno. Forse il 2003 o il 2004.Passai nella Madison anche nel 2003. John non c’era.

Mi raccontarono che in passato, dall’Italia si portò una modella a New York e che la fece protagonista di numerose copertine….un vero principe azzurro…

John non c’è più. Seppi tempo dopo che una malattia se lo portò via. E dalla regia dei parrucchieri ci guida. Con le sue intuizioni e con la sua capacità unica di tessere i capelli.

Claudio “Keery”

 

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Seconda Puntata – John Sahag, il maestro della moda NYC 2002

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